
N. 2 - Anno III - Giugno 1999
LE INNOVAZIONI AL DEPURATORE BIOLOGICO
di Fabrizio Frassinelli
Inizia con l'attuale direzione una fase di rinnovamento o di
"rifondazione", come è stata definita, della Industria Acqua
Siracusana Spa. Questo primo articolo rappresenta quindi l'opportunità
per fare il quadro della situazione attuale e per tracciare le linee
programmatiche del rinnovamento, stabilendone così una ideale linea di
partenza a cui potere fare riferimento nei prossimi numeri per
valutarne l'avanzamento.
SITUAZIONE ATTUALE
La I.A.S. SpA inizia la sua attività nel 1983 ed il progetto
dell'impianto di depurazione risale alla fine degli anni 70. A quei
tempi la tecnologica della depurazione era già consolidata in Europa e
negli USA, ma in Italia era ancora alle prime armi, soprattutto per i
grandi impianti e per i reflui industriali. La legge Merli sulla
depurazione è infatti del 1976.
Il risultato è che l'impianto di depurazione consortile I.A.S. è
concepito con dimensioni e volumetrie anche abbondanti, ma con carenze
notevoli, per alcuni aspetti importanti, per un impianto così grande.
Per esempio:
-
tutti i sistemi di ripartizione idraulica sono inadeguati;
-
tutti i sistemi di sfioro delle vasche di sedimentazione e di
ispessimento sono sbilanciati;
-
tutti i sistemi di estrazione fanghi
sono rigidi e non permettono la contemporanea operatività di più
vasche in parallelo;
-
il sistema di insufflazione di aria nelle vasche
non consente di potere bilanciare l'erogazione nelle varie zone;
-
la
vasca di equalizzazione non è sufficiente per la elevata variabilità
del refluo industriale;
-
l'impianto non è strutturato per nitrificare e
denitrificare, non può quindi operare rimozione o trasformazione
dell'azoto;
-
manca un efficiente sistema di pretrattamento chimico
fisico;
-
mancano adeguati sistemi automatici di controllo e di
regolazione;
-
ecc., ecc.
Nel corso degli anni la situazione, anziché migliorare
progressivamente, si è aggravata.
Infatti:
-
sono stati accettati reflui
industriali non protrattati con caratteristiche del tutto speciali per
qualsiasi depuratore (per solidi sospesi, per pH, per temperatura),
senza effettuare alcuna predisposizione specifica;
-
sono state
disattrezzate due delle quattro vasche di trattamento biologico;
-
sono
stati eliminati i pochi strumenti ed automatismi di cui l'impianto era
dotato;
-
sono state disattivate le strutture per il dosaggio dei
reattivi per i trattamenti chimico fisici dei reflui e dei fanghi;
-
sono state utilizzate le grosse vasche di equalizzazione e di
trattamento biologico come volumi di stoccaggio di solidi sospesi/fanghi;
-
le varie opere integrative che sono state realizzate, anche se di
consistente valore economico e anche se sicuramente utili per
migliorare il processo specialmente nei periodi di disservizio, quali
le opere di trattamento terziario, non sono mai state utilizzate e
nemmeno manutenzionate;
-
ecc., ecc.;
-
fino alla grave situazione
riscontrata nel 1998.
Per fornire alcuni riferimenti recenti:
-
la vasca di equalizzazione era
completamente piena di fango e con la recente bonifica, durata 5 mesi,
fino a metà aprile 1999, ne sono state evacuate 25.000 tonnellate;
-
da
altre vasche (correzione pH, emergenza, trattamento biologico) sono
state evacuate altre migliaia di tonnellate di fango;
-
nelle due vasche
di trattamento biologico il peso differenziato del fango ha
danneggiato le pareti divisorie in pannelli di cemento armato;
-
ecc.,
ecc.
Per effettuare la bonifica della vasca di equalizzazione e delle altre
vasche tutto il circuito di trattamento fanghi dell'impianto è stato
sovraccaricato, impedendo la normale evacuazione della produzione
corrente, fino al progressivo intasamento dei sistemi di insufflazione
di aria nelle due vasche biologiche funzionanti, che a loro volta
hanno dovuto essere bonificate con urgenza, provocando un grave stato
di disservizio per l'impianto e per l'efficienza depurativa.
Nelle
varie emergenze sono stati accumulati ulteriori 5.000 metri cubi di
fango in una delle vasche vuote.
Per quanto riguarda l'operatività dell'impianto, la situazione può
essere considerata ancora a rischio di instabilità.
Alcuni riferimenti:
-
la mancanza di una adeguata capacità di equalizzazione rende labile l'assetto operativo nei confronti di
qualsiasi variabilità dei reflui, anche quella normale non connessa a
particolari tenute di carico o a sostanze inibenti per il processo,
per esempio una qualsiasi variazione del rapporto N/COD, che può
essere semplicemente dovuto a minor carico inquinante in ingresso, può
modificare i contenuti in uscita di azoto ammoniacale e anche nitroso;
-
il pur recente impianto per il dosaggio dell'acido solforico,
indispensabile per controllare il processo, può funzionare solo in
manuale e non c'è alcuna predisposizione per l'automazione, inoltre
gli strumenti di misura pH, di recente installazione, non sono
riportati a quadro in sala controllo, la situazione presenta così
evidenti difficoltà e rischi operativi;
-
l'impianto non dispone di
alcun altro sistema di misura dei vari parametri pur importanti di
processo, né tantomeno di controllo, è come se un'autovettura non
disponesse di strumenti quali il contachilometri, la temperatura
dell'acqua di raffreddamento, la lancetta della benzina, ed altro.
-
Anche l'atteggiamento degli utenti industriali è stato in passato
probabilmente poco attento alle problematiche ed alle particolarità
del sistema depurativo, che veniva considerato forse come un
prolungamento del proprio tubo di scarico e/o come un processo
industriale che si può avviare o fermare con un semplice pulsante,
senza avere la sensibilità della complessità di un sistema biologico
di grandi dimensioni che ha tempi di risposta brevi o brevissimi nei
confronti dei fattori negativi (sovraccarichi, avvelenamenti,
variazioni improvvise, ecc.), ma lunghissimi (settimane o mesi) per il
recupero funzionale e per l'acclimatazione.
Non meno gravi sono stati gli effetti di tale situazione nei confronti
della struttura organizzativa e della formazione delle risorse:
-
mancanza di riferimenti,
-
mancanza di informazione,
-
ecc., ecc.,
con l'aggiunta dell'azione giudiziaria in corso con coinvolgimenti
diretti ed indiretti di tutto l'ambiente lavorativo.
Sei il visitatore n.
 |
|