Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 133 del 17/4/2002
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(Costituzione di un polo sanitario di eccellenza
a Siracusa - n. 3-00806)
PRESIDENTE.
L'onorevole Giuseppe Gianni ha facoltà di
illustrare la sua interrogazione n. 3-00806
(vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata
sezione 4), per un minuto.
GIUSEPPE GIANNI. Signor Presidente, la provincia di
Siracusa è stata esclusa dalla possibilità di diventare
sede di un polo sanitario di eccellenza per la cura delle
patologie (tumori e malformazioni prenatali in
particolare) derivanti dalla presenza dell'area
petrolchimica Augusta-Priolo-Melilli. Nell'accordo
concluso dal Ministero della salute con i presidenti delle
regioni Calabria e Sicilia rientra invece la realizzazione
di poli di eccellenza a Catania, Messina e Palermo.
L'esclusione di Siracusa si interpreterebbe come
disinteresse e mancanza di considerazione rispetto alle
legittime e drammatiche esigenze del territorio della
provincia e della Sicilia sudorientale in generale. La
proposta di realizzazione di un centro di diagnosi e cura
dei tumori e delle malformazioni prenatali a Siracusa si
ispira anche alle specificità del territorio, che ha una
documentata incidenza di patologie legate alla presenza
del polo petrolchimico, già dichiarato area ad alto
rischio ambientale.
Pertanto, chiedo al ministro interrogato se non ritenga
che sia opportuno rivedere le scelte compiute, prevedendo
anche la costituzione di un quarto centro di eccellenza
con la specificità della prevenzione, della diagnosi,
della cura e della riabilitazione dai tumori e dalle
malattie legate all'area industriale...
PRESIDENTE.
Onorevole Giuseppe Gianni, la prego di concludere
immediatamente, perché è già andato oltre il tempo
consentito.
GIUSEPPE GIANNI. Signor Presidente, concludo subito.
Tale impostazione ancora una volta taglierebbe fuori la
provincia di Siracusa.
PRESIDENTE.
Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole
Giovanardi, ha facoltà di
rispondere.
CARLO
GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il
Parlamento. Signor Presidente, ferma restando la
competenza della regione nella proposizione e definizione
della propria organizzazione per la rete ospedaliera, il
citato protocollo, come noto, prevede in modo specifico la
possibilità che la regione Sicilia individui, sulla base
di una propria valutazione, i tre centri di eccellenza.
Per quanto riguarda le problematiche sanitarie e
ambientali della provincia di Siracusa, si assicura che
esse sono da tempo al centro dell'attenzione e di
iniziative mirate dei ministeri della salute e
dell'ambiente. In particolare, l'area di Augusta, Priolo e
Melilli è inserita nell'elenco dei siti di interesse
nazionale e nel programma nazionale di bonifica e
ripristino ambientale. Il 23 gennaio 1996, con decreto del
presidente della regione siciliana, veniva adottato
l'accordo di programma per l'attuazione del piano di
risanamento, concernente il piano di disinquinamento per
il risanamento del territorio di Siracusa, area ad elevato
rischio di crisi ambientale. Nel novembre 1996 sono stati
trasferiti, dal Ministero dell'ambiente alla regione, 100
miliardi per il risanamento della provincia di Siracusa.
Dal 1995 è in atto il progetto Envireg per il controllo e
la prevenzione di inquinamenti e movimentazioni di
sostanze tossiche pericolose. Tale progetto si integra con
la rete regionale di monitoraggio dei fattori di rischio
presenti nell'aria, nelle acque, nel suolo e negli
alimenti, al fine di acquisire dati ed informazioni utili
sia per un maggiore controllo del territorio sia per
orientare ulteriori iniziative tese alla tutela della
salute dei cittadini e dei lavoratori.
Per quanto riguarda la questione dell'incremento di
neoplasie attribuite all'inquinamento
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ambientale, nel marzo 2001 è stato
raggiunto un accordo tra Ministero e regioni sulle linee
guida concernenti la prevenzione, la diagnosi e
l'assistenza oncologica. Anche l'andamento della frequenza
delle malformazioni dei neonati è costantemente monitorata
ed in particolare il decreto del Presidente della
Repubblica del 9 luglio 1999 indica gli accertamenti utili
alla diagnosi precoce delle malformazioni e stabilisce che
le regioni attuino i programmi di ricerca epidemiologica
sulle malformazioni congenite e trasferiscano i dati in un
registro nazionale presso l'Istituto superiore di sanità.
Per le anomalie congenite nei comuni di Priolo, Melilli ed
Augusta in particolare, l'8 febbraio 2002 il Ministero
della salute ha richiesto alla regione Sicilia
informazioni sulla situazione locale e sulle iniziative
che si intendono adottare, segnalando la disponibilità del
Ministero stesso e dell'Istituto superiore di sanità a
collaborare con le strutture regionali per individuare gli
interventi necessari in quell'area. Le malformazioni
congenite rappresentano, infatti, uno dei maggiori
indicatori biologici per la tossicità degli inquinanti
ambientali e dei nuovi farmaci, talché l'Organizzazione
mondiale della sanità ha organizzato in tutto il mondo
accurati sistemi di sorveglianza epidemiologica.
PRESIDENTE.
L'onorevole Giuseppe Gianni ha facoltà di
replicare. Le ricordo che ha a sua
disposizione due minuti.
GIUSEPPE GIANNI. Signor Ministro, la ringrazio perché
è stato puntuale nella descrizione della cronologia dei
fatti che si sono succeduti, però mi ritengo insoddisfatto
per il passaggio che riguarda l'intervento del ministro.
Lei, infatti, sa benissimo che in materia di sanità la
regione è concorrente con lo Stato. Ritengo quindi sia
importante che il ministro intervenga per creare questo
quarto polo che darebbe la possibilità alla provincia di
Siracusa, ed a tutta la Sicilia sudorientale, di potersi
finalmente curare, eliminando così quella emigrazione
sanitaria che costa alla regione Sicilia più di 700
miliardi.
Testo
integrale della interrogazione dell'on. Pippo Gianni
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