Tre canicattinesi sono stati
ammanettati dai carabinieri nell'ambito di una vasta operazione
di controllo del territorio
Trafugavano reperti: arrestati, condannati e
scarcerati
Alessandro Ricupero
Si introducevano nelle
case rurali delle campagne di Canicattini e Palazzolo per portare
via capitelli, colonnine, anfore, ma anche travi in pietra. Le
manette sono scattate ai polsi di tre giovani Corrado Di Giacomo, 24
anni, Antonino Giuliano, 20 anni, e Antonio Liistro, 22 anni, tutti
di Canicattini. I tre sono tornati liberi ieri stesso dopo aver
patteggiato la pena ieri mattina davanti al giudice per l'udienza
preliminare Stefania Scarlata. Un anno di reclusione e 516,46 euro
di multa per ciascuno dei tre difesi dall'avvocato Sebastiano Ficara.
Le indagini dei carabinieri che hanno portato all'arresto dei tre
giovani sono iniziate alcuni mesi fa. A spiegarle sono stati ieri
mattina il comandante della Compagnia di Noto capitano Orazio Danilo
Russo e il maresciallo Sebastiano Pappalardo comandante della
stazione di Canicattini. I militari dell'arma hanno cominciato a
raccogliere denunce in merito ad una serie di furti nelle case di
campagna tra Canicattini e Palazzolo che avevano un comune
denominatore: i ladri portavano via le pietre da ornamento. I
carabinieri di Canicattini hanno cominciato allora alcune indagini
notando ad esempio i tre giovani, tutti senza lavoro, che venivano
spesso visti con pantaloni e scarpe infangate. Nel corso di qualche
controllo i carabinieri avevano anche notato della polvere bianca
nel bagagliaio del'autovettura sulla quale viaggiavano. Il sospetto
quindi che la loro attività potesse essere collegata ai furti è
stata provata quando i tre sono stati fermati da una pattuglia
lunedì notte in una stradina in contrada “Pignati” a Canicattini.
All'interno della loro Fiat Tipo, e poi in una successiva
perquisizione in casa e in deposito da loro utilizzato in contrada
Cavasecca, è stata ritrovata della refurtiva portato via la sera
prima da una villetta. Merce del valore complessivo di tre mila
euro. Sembra che esiste un mercato di questi pezzi tanto che molte
ville della zona montana sono state depredate utilizzando spesso
anche dei trattori per portare vie le pietre di maggiore valore che
magari sono parte integrante della struttura della casa. L'arresto
si inquadra nell'ambito di un servizio di controllo nei comuni
montani al quale hanno partecipato all'incirca quaranta uomini. In
questo contesto è stata denunciata una persona per detenzione ai
fini di spaccio di sostanza stupefacente a Palazzolo. Si tratta di
un uomo di 29 anni che spacciava hashish nella sua abitazione
utilizzando la cassetta della posta, ovvero facendosi mettere i
soldi nella cassetta delle lettere. I carabinieri avevano notato dei
movimenti sospetti vicino all'abitazione ed hanno deciso di fare
irruzione: in seguito ad una perquisizione hanno ritrovato due
milioni e 100 mila lire in banconote da piccolo taglio, molto
probabilmente provento dell'attività illecita, oltre al materiale
per il confezionamento.
Sei il visitatore n.
 |
|