Imprenditori e sindacati
hanno integrato e rafforzato l'intesa siglata circa due anni per
favorire investimenti in campo turistico. Sul nuovo accordo ieri
mattina hanno apposto le proprie firme il presidente di
Assindustria Ivanhoe Lo Bello e la responsabile della sezione
turismo Rita Frontino (per la stessa associazione erano presenti
il direttore Giuseppe Lombardo, Antonio Bandiera e Simona
Falsaperla) e, per i sindacati, Pippo Zappulla, Giuseppe Cutrufo
e Francesco Di Priolo per la Cgil; Enzo Scatà, Pablo Amato e
Vera Carasi per la Cisl; Stefano Munafò, Mario Li Noci e
Pasquale Sastri per la Uil. La stessa intesa è stata
sottoscritta anche con Vittorio Adorno e Gaetano Amenta dell'Ugl.
È il terzo documento del genere che le parti siglano. Con questi
accordi, in buona sostanza, da un lato il sindacato si impegna
ad accettare forme di flessibilità nella stipula dei contratti
di lavoro quando sarà assunto personale, dall'altro i
rappresentanti degli industriali accettano una valutazione
comune non solo dei piani di sviluppo turistico nel loro
complesso, ma anche dei singoli progetti. Insomma, ieri, in
maniera ancora più concreta rispetto a quanto si era fatto in
occasione degli due accordi stipulati precedentemente – il 20 e
il 22 settembre del 2000 per l'esattezza – si sono gettate le
basi per una piena collaborazione tra le cosiddette parti
sociali al fine di sfruttare al meglio uno dei settori che in
futuro – alla luce della irreversibile crisi che sembra avere
colpito la grande industria del polo petrolchimico – dovrebbe
offrire più di altri nuove opportunità di sviluppo e quindi di
lavoro. Una collaborazione che evidentemente non può prescindere
dalla partecipazione delle amministrazioni pubbliche, alle quali
spetta di predisporre gli strumenti di pianificazione di questa
crescita economica. Su questo punto i sindacati non hanno
mancato di sottolineare i difficili rapporti con
l'amministrazione comunale del capoluogo, dove il sindaco Titti
Bufardeci si sarebbe sino ad ora dimostrato sordo alle loro
richieste di un confronto sulle questioni che interessano il
mondo del lavoro di cui l'ente si è occupato, l'ultima delle
quali quella relativa alla realizzazione di un mega villaggio
turistico tra Ognina e Asparano. Anche alla luce di situazioni
come queste, i sindacati considerano un dato positivo
l'istituzione, con l'accordo stipulato ieri, di un “tavolo
permanente di confronto”, che dovrebbe garantire loro la
possibilità di partecipare ad ogni fase della realizzazione del
programma di sviluppo. Sindacati e industriali sono d'accordo
nell'individuare nel progetto per Ortigia denominato “Master
Plan” il principale pilastro della programmazione dello sviluppo
turistico a Siracusa. «Ma – ha detto il presidente di
Assindustria Ivanhoe Lo Bello – sfruttare Ortigia a fini
turistici non significa solo realizzare qualche nuovo albergo
per aumentare i posti letto per i visitatori. Il centro storico
non deve perdere nessun aspetto della propria identità, il che
significa che bisogna anche pensare a salvaguardare – quando non
favorirne l'insediamento – attività artigianali e commerciali.
Ma soprattutto – ha aggiunto – bisogna preoccuparsi della
formazione del personale». I sindacati hanno tenuto a
sottolineare che non ritengono l'accordo siglato ieri una
garanzia assoluta sulla regolarità e il buon esito degli
investimenti in campo turistico. Zappulla ha detto che il
sindacato vigilerà per impedire che questa occasione di sviluppo
diventi per imprenditori senza scrupoli, il mezzo per sfruttare
a proprio esclusivo tornaconto la possibilità di accesso a
finanziamenti pubblici. Scatà ha ricordato agli imprenditori che
la disponibilità da parte loro ad accettare forme di
flessibilità nella sottoscrizione dei contratti di lavoro resta
sempre subordinata alla dimostrazione da parte delle imprese di
un effettivo interesse a realizzare progetti validi. Analoghi
concetti ha ripetuto Munafò, che ha colto l'occasione della
presenza di Rita Frontino per esprimere la delusione del
sindacato per le lentezze del progetto di riconversione
dell'area dell'ex Sotis da industriale a turistica, nel quale è
impegnata proprio una società della Frontino. (s.c.)
|