Ars / Si fanno i nomi di Carmelo Lo Monte
e Nanni Ricevuto come nuovi assessori
Rimpasto in autunno?
Michele Cimino
PALERMO – Politica regionale alle
ultime battute prima delle ferie estive. In pole
position, infatti, c'è l'assestamento di bilancio per
consentire alla macchina amministrativa regionale di
continuare a funzionare fino al prossimi autunno e
all'Ars di poter varare alcuni provvedimenti in
calendario ritenuti urgenti. Sulla priorità della
manovra correttiva del bilancio, equivalente a 207
milioni di euro, l'assessore regionale alle Finanze
Alessandro Pagano non sembra avere dubbi. «L'Assemblea
regionale siciliana – ha detto – dovrà vararla prima
della chiusura estiva». Ed infatti, deliberata dalla
giunta di governo una decina di giorni addietro, la
manovra finanziaria sarà sottoposta all'esame della
commissione Finanze fin da martedì prossimo. «Si tratta
– ha detto l'assessore Pagano – di due articoli che
consentiranno una procedura breve. Il documento
potrebbe, pertanto, andare in aula già la prossima
settimana». Tuttavia, quella che sarà esaminata dalla
Commissione e, quindi, subito dopo, dall'aula, è solo
una parte dell'intera manovra finanziaria elaborata
dall'assessore Pagano per consentire agli uffici della
Regione di far fronte alle spese programmate. La seconda
parte, per altri duecento milioni di euro, dovrebbe
essere esaminata ed approvata in autunno, alla ripresa
dei lavori parlamentari. E all'autunno dovrebbero
slittare anche gli altri provvedimenti legislativi in
programma, compreso quello predisposto dalla giunta fin
dal luglio dello scorso anno per il riassetto delle
deleghe di governo ed ancora giacente in commissione
Affari Istituzionali, in attesa del via libera della
maggioranza. Al varo di questo disegno di legge, fatti
salvi eventuali blitz ferragostani, sembra essere legato
il rimpasto della giunta di governo che il presidente
della Regione Totò Cuffaro ha annunciato fin dallo
scorso anno, quando questo governo ha cominciato ad
operare, sostenendo che avrebbe valutato l'operato dei
singoli assessori e che, sulla base della resa
dimostrata avrebbe eventualmente provveduto a qualche
sostituzione o a scambi di deleghe. In passato, vigente
la precedente normativa, il rimpasto, per essere
possibile, aveva bisogno del conforto del voto
dell'aula, dal momenti che gli assessori erano eletti
dal Parlamento. Con l'entrata in vigore della riforma
costituzionale, che affida al presidente della Regione,
direttamente eletto dal popolo, la scelta degli
assessori, Cuffaro può nominare chi vuole, senza dover
rendere conto a nessuno, a differenza del presidente del
Consiglio che non solo deve limitarsi a proporre i
nominativi dei suoi collaboratori al Capo dello Stato,
che dopo attenta valutazione, li nomina ministri con
proprio decreto, ma è poi obbligato a presentarli alla
Camere, senza la cui ratifica, il governo è costretto
alle dimissioni. Non è improbabile, comunque, a
prescindere dalle facoltà di Cuffaro, che per il
rimpasto, di cui il presidente della Regione ha parlato
già nel corso dell'incontro con i giornalisti per gli
auguri di fine anno, si vada all'autunno, a dopo
l'approvazione della nuova legge, che dovrebbe portare
da 12 a 16 il numero degli assessori, creando quattro
nuovi assessorati. A parte la rimodulazione delle
deleghe, annunciata da Cuffaro fin dal luglio dello
scorso anno, infatti, c'è da risolvere un problema di
adeguamento dei rappresentanti nell'esecutivo, del quale
non fanno parte tutte le forze che sostengono Cuffaro,
come Democrazia Europea e il Nuovo Psi, mentre altre,
come l'Udc, si sentono sottorappresentate. Per il
movimento di Sergio D'Antoni, candidato alla carica
assessoriale è l'on. Carmelo Lo Monte, che i medici
siciliani, pur essendo lui un avvocato, ritengono sia
stato il migliore fra gli assessori alla Sanità degli
ultimi anni, mentre per il Nuovo Psi, il nome che si fa
è quello dell'on. Nanni Ricevuto.
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