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09 luglio 2002 |
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Raccolto l'allarme sul Foro Italico-casbah lanciato
dall'onorevole Gianni, dall'architetto Muti e da Scollo di
An
Marina, oggi
vertice in Prefettura
Convocati
Capitaneria di porto, Comune e forze dell'ordine
Il prefetto Francesco Alecci ha convocato
per stamattina i rappresentanti della Capitaneria di
porto, del Comune e delle forze dell'ordine sulla vicenda
dell'abusivismo dilagante e della Marina trasformata in un
grande baraccone all'aperto. Alecci ha quindi raccolto
l'allarme lanciato dall'onorevole Pippo Gianni, ma anche
della Soprintendenza, tramite l'architetto Mariella Muti,
e dal capogruppo di Alleanza Nazionale, Maurizio Scollo.
La Marina nell'ultimo fine settimana è stata una bolgia,
con auto parcheggiate a spina di pesce per tutta la
banchina fino ad arrivare davanti alla sede della
Capitaneria di porto, ed anche più avanti visto che
c'erano persino jeep e fuoristrada parcheggiati a Villetta
Marina. Nella carreggiata principale una sessantina di
bancarelle, una sorta di «fiera di via Algeri» in
sedicesimo. Assordanti gruppi elettrogeni, luce
sfolgoranti e lampeggianti un po' dovunque, casotti con
fucile ad aria compressa «tre colpi un euro», statue di
cartone «finto classico» addobbate come un albero di
Natale e chi più ne ha più ne metta. Monumenti di pregio
sfregiati con disinvoltura, di tutto. Di legalità nemmeno
a parlarne. Assente la Capitaneria, assente il Comune, un
impressionante quanto illegale «W la casbah».
La seconda commissione consiliare ha fatto sentire ieri la
sua voce sul «caso Marina». Ha lamentato che non ci sono
più spazi pubblici, che i siracusani non possono nemmeno
passeggiare, ha chiesto la revoca di concessioni folli che
inglobano anche lapidi storiche della città. Ha chiesto al
sindaco di eliminare tutte queste sconcezze. La stessa
richiesta arriva dal consigliere comunale Saro Fortuna.
«Finalmente anche i deputati - dice Fortuna - si sono
accorti dello scempio che ha dovuto subire quella che era
la passeggiata preferita dei siracusani per respirare a
pieni polmoni l'odore del mare». Fortuna poi ricorda che
il problema «fu da lui sollevato nel periodo della
sindacatura Fatuzzo senza alcun riscontro» e sottolinea
infine una incredibile anomalia.- «La gestione del
territorio demaniale non autorizza la Capitaneria di porto
- dice Fortuna - ad istituire mercati, compito che spetta
esclusivamente al Consiglio comunale».
Oggi in ogni caso della vicenda si interessa in prima
battuta il prefetto Alecci e si può da subito ipotizzare
che il tempo delle anomalie è già finito.
Salvo Benanti
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Articolo
tratto da: www.maccarrone.da.ru
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