Siracusa / Mentre il sottosegretario di
Stato Galati assicura ai sindacati un confronto con il
governo
Petrolchimico, vertice in prefettura
SIRACUSA – I nuovi assetti che si
disegneranno nel polo petrolchimico con l'accordo tra Isab
e Eni, che hanno deciso di creare un'unica società per la
gestione delle raffinerie e degli impianti di generazione
elettrica, saranno discussi dai sindacati con il governo.
È il risultato dell'incontro che i rappresentanti di Cgil,
Cisl e Uil hanno avuto venerdì a Priolo con il
sottosegretario di Stato alle attività produttive Giuseppe
Galati. Giorno 29 a Roma è fissato il primo confronto. I
sindacati hanno già avuto modo di esprimere a Galati le
loro preoccupazioni: «La decisione dell'Eni di abbandonare
la chimica, se mantenuta – affermano – può determinare
gradualmente un processo di dismissione, con conseguenze
devastanti sia in campo produttivo che occupazionale». Al
governo viene rimproverato di non avere ancora preso
posizione sulle scelte assunte dall'Eni. «Il silenzio del
governo nazionale – affermano Cgil, Cisl e Uil – è tanto
grave alla luce dell'importanza strategica della chimica
nel tessuto produttivo e competitivo dell'intero sistema
Italia e della presenza dello Stato ancora nel gruppo
Eni». Delle risposte avute dall'on. Giuseppe Galati i
sindacati non si dicono soddisfatti. Nella loro nota,
infatti, lamentano come il sottosegretario di Stato non
abbia assunto sulla vicenda una precisa posizione, ne a
titolo personale ne a nome del governo. L'unico dato
positivo, alla fine, è stato avere saputo della
disponibilità del governo a un confronto. Intanto della
situazione nel polo petrolchimico si discuterà questa
mattina in prefettura, alla presenza dell'assessore
regionale Marina Noè e del ministro Stefania Prestigiacomo.
Per i sindacati sarà una importante occasione per fare
presenti le loro preoccupazioni riguardo al futuro della
zona industriale ma anche per avere notizie su cosa i
governi nazionale e regionale intendano fare. (s.c.)
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