Firmato ieri
il protocollo Comune-Enel che dovrebbe porre fine
all'oltraggio groviglio dei fili elettrici sui monumenti
Oltraggiato
Elio Vittorini
La facciata
della casa e la lapide versano in completo degrado

E' una vergogna lo stato in cui è
ridotta la parete esterna della casa di via Vittorio
Veneto in Ortigia dove nacque Elio Vittorini ed è una
vergogna lo stato in cui versa la lapide dedicata
dall'amministrazione comunale negli anni '80 allo stesso
scrittore siracusano. Una vergogna che vede come tocco
finale quel groviglio di fili elettrici che «aggrediscono»
la lapide dedicata a Vittorini. Quasi a rispondere a
questo scempio c'è stata ieri mattina la firma del
protocollo d'intesa fra Comune ed Enel «per avviare
immediatamente la valorizzazione delle aree urbane ed
artistico monumentali del capoluogo», insomma «per il
recupero e la migliore fruizione del patrimonio culturale
e ambientale della città».
Cosa c'entra la malridotta lapide su Vittorini? C'entra
visto che al primo punto del protocollo fra Comune ed Enel
c'è «il recupero ambientale del centro storico di Ortigia
mediante interramento della rete elettrica area» come
anche «l'interramento dell'elettrodotto Siracusa
nord-Siracusa 1 che attraversa la zona archeologica».
Come dire che la Giunta Bufardeci sta mettendo mano
finalmente al problema degli scempi ambientali causati dai
fili elettrici, in particolare in Ortigia, esempio
lampante quello che succede in piazza Duomo dove palazzi
che sono monumenti nazionali sono strozzati e crocifissi
da fili elettrici indegni. Come succede appunto in via
Vittorio Veneto per la lapide che dovrebbe ricordare uno
dei figli più illustri della città. Dovrebbe perchè quella
lapide brutta e sporca, quella cadente facciata esterna
della casa dove nacque Vittorini, non sono certo i segnali
forti dell'attenzione della città. Il sindaco Bufardeci
per la verità ha più volte annunciato interventi mirati
sulle lapide e sulle targhe toponomastiche cittadine, ma
fino ad oggi tutto questo non è ancora avvenuto. Anzi, se
possibile gli sconci sono aumentati. E non basta certo il
protocollo firmato con l'Enel a tranquillizzare chi da
tempo si batte per l'eliminazione dei fili elettrici nelle
zone monumentali. Nello stesso protocollo infatti è detto
che il Comune per interrare cavi e fili presenterà
adeguati progetti che poi dovranno essere finanziati dalla
Regione. Passaggio questo che è certamente inquietante per
quanto riguarda i tempi. Ma tornando alla lapide su
Vittorini, siamo certi che il sindaco vorrà dare un
segnale forte di inversione di tendenza e farà subito
tutto quello che sarà possibile, un restauro della
facciata esterna, una pulizia della lapide e quant'altro.
Salvo Benanti
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