Lentini / Le sale espositive sono
inutilizzabili dal dicembre del 1990 dopo i danni causati
dal sisma
Non c'è l'arredo, museo chiuso
I reperti accatastati nel piano superiore
dell'edificio adibito a magazzino
Nello La Fata
LENTINI - E' ancora chiuso ai visitatori il museo
archeologico di Lentini. La struttura venne chiusa nel 1990 a
causa dei danni provocato dal sisma di “Santa Lucia” e da quel
giorno non ha più riaperto i battenti, pur essendo stati
completati già da tempo i lavori di ristrutturazione e di
consolidamento dello stabile di piazza degli Studi. Il museo, in
effetti, non può essere aperto al pubblico perché fino ad oggi è
sprovvisto di scaffali e suppellettili varie che dovrebbero
consentire ai visitatori di ammirare i numerosi reperti
archeologici della vecchia Leontinoi che allo stato attuale si
trovano depositati nel piano superiore trasformato in un grande
“magazzino”. La riapertura del museo è stata sollecitata anche
dalle numerose associazioni locali che operano nel settore del
turismo e dello spettacolo. Il caso è stato affrontato anche
dall'assessore regionale ai Beni Culturali, on. Fabio Granata, il
quale all'inizio dell'anno aveva assicurato che il museo di
Lentini avrebbe riaperto i battenti al più presto. Da quel giorno
sono trascorsi anche dei mesi, ma la porta di accesso del museo
continua a restare chiusa ai visitatori. Il problema, a quanto
pare, non è di facile soluzione considerato che per l'acquisto
dell'arredamento completo necessitano ingenti somme e le casse
regionali e provinciali pare che non consentono, allo stato
attuale, la possibilità agli stessi amministratori di un
tempestivo intervento. Il museo di Lentini, quindi, è destinato a
restare chiuso ancora per diversi mesi per non parlare di anni. La
precaria situazione sta causando enormi disagi anche agli stessi
dipendenti che non potendo svolgere la normale attività vengono
impiegati nella catalogazione dei reperti archeologici destinati
al museo di Lentini. Nell'attesa che questa struttura venga
riaperta al pubblico c'è da dire che anche l'amministrazione
comunale dovrà adoperarsi per ripristinare la segnaletica stradale
che indica la direzione del museo, considerato che quella
esistente, per la sua vetustà, non risponde più alle esigenze
degli automobilisti e, soprattutto, dei forestieri anche in
considerazione del fatto che la città in questi ultimi anni, sotto
il profilo urbanistico, si è ulteriormente sviluppata.
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