18 maggio 2002

Crisi idrica / Cuffaro nominato ufficialmente commissario per l'emergenza mentre Alemanno ipotizza un ddl a favore degli agricoltori
Scajola mobilita il Genio militare
Oggi sindacati e Curia in corteo ad Agrigento. Polemico Grasso: impossibile indagare

 

Michele Cimino

PALERMO – Il ministro dell'Interno Claudio Scajola ha firmato l'ordinanza per la nomina a commissario per l'emergenza idrica del Presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro. Scajola ha affermato che «il problema della siccità sta diventando un problema nazionale che ci deve preoccupare e portare anche ad un'educazione migliore sull'uso dell'acqua e non sullo spreco dell'acqua». Il ministro ha, quindi, confermato che l'emergenza sarà affrontata con l'intervento del Genio Militare, che installerà condotte volanti, e attraverso un razionamento delle risorse. «Il problema – ha spiegato – ci deve anche abituare a far sì che le nostre aziende e i nostri comuni non possano avere delle condutture senza manutenzione che perdono metà dell'acqua. Nel caso specifico della Sicilia si stanno già facendo delle opere che però non saranno certamente pronte per questa estate. Ci vorranno due, tre o quattro anni». Si apre intanto un fronte polemico. La prescrizione dei reati legati alla In merito ai disordini dei giorni scorsi, provocati dall'emergenza acqua, Scajola ha affermato che «nessuna protesta può legittimare l'uso della violenza e quindi la violenza non sarà tollerata». Si apre intanto un fronte polemico .La prescrizione dei reati legati alla pubblica amministrazione e la modifica del reato di abuso d' ufficio impedirebbero alla magistratura di individuare eventuali responsabili della crisi idrica in Sicilia. E' quanto ha sostenuto il procuratore di Palermo Pietro Grasso, in un' intervista al Tg2. «Una indagine sui lavori per le reti idriche – ha detto Grasso – si è conclusa perchè non sono stati riscontrati elementi per potere procedere. Il reato di abuso d' ufficio è praticamente non più esistente perchè modificato. I fatti per i quali volevamo procedere risalgono agli anni Ottanta e sono adesso prescritti». Intanto, ad Agrigento, “'capitale'” indiscussa delle sete in Sicilia, si volgerà oggi una manifestazione, la terza in tre settimane, per protestare contro l'emergenza idrica che da mesi ormai sta mettendo in ginocchio un'intera provincia con turni di distribuzione anche di venti giorni. È stata organizzata da Cgil, Cisl ed Uil ed adesioni sono giunte da tutta la provincia. In prima fila ci sarà anche la Curia. L'arcivescovo Carmelo Ferraro ha dato la propria adesione alla manifestazione a nome di tutta la chiesa agrigentina e nel corteo sarà rappresentato dai monsignori Lucio Li Gregni e Franco Giordano. Sul provvedimento adottato dal governo centrale per la crisi idrica in Sicilia è intervenuto anche l'arcivescovo di Palermo, il cardinale Salvatore De Giorgi, per i quali ha detto che «c'è motivo di soddisfazione e di speranza» anche se adesso è necessario «passare subito alla loro attuazione». «È doveroso – ha aggiunto il porporato – esprimere il ringraziamento sia al presidente del Consiglio sia al presidente della Regione e ai ministri che hanno reso possibile tale risposta alle legittime, non più dilazionabili istanze della nostra popolazione». Di parere opposto la Cgil siciliana, che ha espresso un giudizio negativo sui provvedimenti del governo centrale, sostenendo che «si è operato all'insegna del populismo e della demagogia. Mentre nulla viene fatto sul fronte dei provvedimenti strutturali e di riforma, i soli in grado di risolvere in maniera definitiva il problema dell'acqua in Sicilia». Critiche anche al presidente della Regione Cuffaro, i cui provvedimenti adottati sono stati giudicati «vaghi sul terreno del riordino del settore e della riqualificazione della rete idrica». La Cgil gli contesta, inoltre, «ritardi e contraddizioni che sommati a quelli del governo Leanza stanno anche mettendo in serio pericolo l'accesso ai fondi di Agenda 2000». «Credo sia necessario fare un drecreto-legge che stanzi per tutte le regioni del Mezzogiorno delle somme di salvaguardia per poter fronteggiare le emergenze e aiutare il reddito degli agricoltori senza far chiudere le imprese agricole», ha detto da parte sua il ministro per le Politiche Agricole e Forestali Giovanni Alemanno parlando con i giornalisti sulla crisi idrica in Sicilia. «Abbiamo dichiarato lo stato di calamità naturale per tutta la Sicilia – ha detto – proprio in relazione ai problemi della siccità e alla carenza dim foraggio e altre materie prime agricole. Questa dichiarazione sarà finanziata in prima battuta con circa 40 milioni di euro». «Bisogna mettere mano – ha proseguito Alemanno – a tutti i progetti che abbiamo costituito per rendere cantierabili tutte le opere irrigue che sono disponibili». Il ministro ha concluso: «Questo è un lavoro che è già cominciato e purtroppo potrà avere effetti concreti soltanto l' anno prossimo, salvo le dighe che devono essere soltanto collaudate in Sicilia. Con una task force si cercherà di sbloccarne l' utilizzo». Infine il senatore Antonio Rotondo (Ds), siracusano, ha chiesto ed ottenuto dalla commissione Ambiente e Territorio l' avvio di un' indagine conoscitiva sulla crisi idrica in Sicilia e nel Mezzogiorno. «La situazione in Sicilia – afferma il parlamentare ds – ha raggiunto proporzioni gravissime, frutto di una gestione assolutamente inadeguata e insufficiente della crisi ma anche della mancanza di attenzione e di un vero e proprio programma di gestione delle acque da parte del nuovo commissario straordinario per l' emergenza. La situazione rischia di diventare ancora più insostenibile e drammatica nei mesi estivi, ma l' unica risposta ottenuta dal nuovo commissario Cuffaro è stata quella che saranno necessari due o tre anni per risolvere i problemi idrici in Sicilia». Rotondo, raccogliendo anche l' appello ricevuto dalle organizzazioni del mondo agricolo e zootecnico siracusano, chiede al Governo e ai ministri competenti di «varare un decreto» per sostenere il comparto e modificare la legge 185 sui danni in agricoltura.

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Ambiente

Articolo tratto da: www.maccarrone.da.ru

 
 
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