Priolo / Dall'assessorato
regionale al territorio e all'ambiente
Chiesa Madre, progetto approvatoSalvo Maccarrone
PRIOLO – Il progetto
per la nuova Chiesa Madre fa un altro balzo in avanti.
L'assessorato regionale al territorio lo ha esitato
favorevolmente dopo che esso, come variante al Piano
regolatore generale, era stato approvato dal Genio Civile
di Siracusa. «Adesso – informa il parroco, don Enzo
Magnano – i tecnici stanno lavorando alle pratiche per
l'esproprio del terreno, su cui dovrà sorgere la nuova
chiesa, da parte del Comune di Priolo. Si prevede che in
poco tempo si possa procedere a questo esproprio e quindi
alla concessione da parte del Comune del diritto di
superficie alla parrocchia onde potere consegnare
finalmente il progetto completo a Roma alla Conferenza
Episcopale Italiana entro il 31 maggio. Ciò eviterà la
perdita del relativo finanziamento». Come si ricorderà, il
progetto, come variante al piano regolatore generale, era
stato consegnato al Genio Civile, il quale aveva chiesto
che si facessero dei sondaggi geologici sul terreno
destinato alla chiesa. Espletata l'incombenza il Genio
Civile aveva dato parere positivo al progetto. Quindi esso
era stato discusso dal consiglio comunale di Priolo il
quale, con l'astensione di qualche consigliere, lo aveva
approvato a grande maggioranza. Attraverso questi pareri
positivi il progetto, infine, era stato portato alla
Regione, che lo ha approvato. Nel tempo, il progetto in
questione ha dovuto affrontare un complesso iter
burocratico per ottenere i pareri positivi dell'Ausl e
della Commissione edilizia del Comune di Priolo. L'opera
sacra verrà costruita con i fondi dell'“8 per mille” con
la concessione, da parte della Conferenza Episcopale
Italiana, del 75 per cento dell'intera spesa. Al restante
25 per cento dovranno poi provvedere la Curia
Arcivescovile i fedeli. Il terreno su cui sorgerà la nuova
Chiesa Madre (4.080 metri quadri) è tra via del Fante, in
contrada Senia, accanto all'ufficio postale e di fronte al
Centro sociale Polivalente; la proprietà del terreno
rimarrà al Comune e la chiesa avrà il diritto di
superficie per 99 anni. Questo nuovo complesso
parrocchiale verrà consacrato a Santa Chiara e nasce dalla
richiesta di don Enzo Magnano (parroco della Chiesa Angelo
Custode), avanzata al Comune il 28 dicembre 1991, in
relazione alle modestissime dimensione della chiesa di
Piazza Quattro Canti, incapace di contenere l'afflusso,
sempre crescente, di fedeli. Pertanto «la fase progettuale
– come evidenziano i progettisti, Paolo Rizzo e Giuseppe
Santoro – è stata preceduta da una indagine sulle esigenze
della parrocchia con lo studio delle attività liturgiche e
di culto svolte dalla comunità».
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