Toppi: «Probabilmente si saranno capiti male. Noi diamo un
contributo fino all'80 per cento delle spese sostenute»
I «volontari
per forza» di Priolo
Una coop
accusa l'assessore di non aver mantenuto gli impegni
PRIOLO – La storia non è di ordinaria amministrazione,
anzi riguarda una maniera strana di amministrare. Quando
peraltro sono in ballo i servizi sociali, nel nostro caso
l'assistenza ai disabili. Il 15 aprile scorso una
cooperativa che opera a Priolo, la coop «L'albero»
presieduta da Bianca Martinez, viene chiamata a presentare
una serie di progetti per l'assistenza ai disabili. Inizia
a questo punto un tira e molla progettuale fra la stessa
coop e l'assessore alla solidarietà sociale priolese,
Francesco Garufi. Dopo questa fase un paio di progetti
vengono approvati, ma non si inizia un servizio regolare
come sarebbe facile immaginare, non succede questo.
Succede invece che l'assessore chiede alla coop di
iniziare come volantariato il servizio, in attesa di
formalizzare il tutto. Il volontariato non dura alcuni
giorni, e nemmeno un paio di settimane, ma va avanti per
due mesi e mezzo. Finito questo periodo quindi si pensa
che il Comune formalizzi il servizio.
No, la storia continua. Il servizio viene spezzettato e
così metà viene assegnato alla coop «L'albero» e l'altra
metà all'Assofadi. Alla coop «L'albero» tocca il turno
dalle 9 alle 15, pranzo compreso. Poi l'assessore ci
ripensa e fa un altro aggiustamento, a questa coop resta
il turno di mattina ma dalle 9 alle 13, senza pranzo.
Infine la botta. «L'assessore - dice Bianca Martinez - ci
comunica che visto che il servizio lo paga l'Erg e la
stessa Erg che decide a chi darlo in gestione, e ha deciso
di darlo a una coop di Melilli. Noi questo lavoro lo
facciamo per volantariato e non per lucro, i ragazzi
disabili ci vogliono bene tanto è vero che quindici di
loro su ventidue, vogliono ancora che li assistiamo noi».
Dopo due mesi e mezzo di volontariato quindi tutti a casa,
e i protagonisti della storia, quelli della coop
«L'albero» non hanno beccato né il servizio né una lira
per 75 giorni di assistenza ai disabili, pranzi compresi.
«Magari con l'assessore - dice il sindaco Massimo Toppi -
si saranno capiti male. Si tratta di un servizio di
volontariato che a fine attività noi riconosciamo con un
contributo fino all'80 per cento delle spese sostenute.
Sul servizio gestito dall'Erg, poi, mi pare naturale che
la stessa Erg faccia quello che vuole».
Salvo Benanti
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